giovedì 3 luglio 2014
martedì 10 giugno 2014
Dopo 16 secoli.
Lo Stadio Domiziano nella storia di Roma antica è il primo e unico esempio di Stadio in muratura, costruito per celebrare il Certamen Capitolino Iovi, gara quinquennale istituita nell’86 d.C. a imitazione delle competizioni olimpioniche. Lo stadio fu fatto costruire per importare a Roma i giochi atletici greci apprezzati da Domiziano ma poco amati dai Romani, che li consideravano immorali, poco virili perché poco duri e non violenti; infatti si trattava di un insieme eterogeneo di competizioni sportive e artistiche musicali fra cui gare di canto e poesia . Lo stadio rimase in funzione fino al V secolo.
Dopo 16 secoli è stato riaperto al pubblico e il primo musicista che si è esibito è stato il maestro Daniele Mutino in occasione dell'inaugurazione della mostra Rumon all'inizio fu l'acqua di Adolfo Brunacci, dove la sua musica ha fatto da sottofondo alla bellissima serata.
Lo Stadio Domiziano nella storia di Roma antica è il primo e unico esempio di Stadio in muratura, costruito per celebrare il Certamen Capitolino Iovi, gara quinquennale istituita nell’86 d.C. a imitazione delle competizioni olimpioniche. Lo stadio fu fatto costruire per importare a Roma i giochi atletici greci apprezzati da Domiziano ma poco amati dai Romani, che li consideravano immorali, poco virili perché poco duri e non violenti; infatti si trattava di un insieme eterogeneo di competizioni sportive e artistiche musicali fra cui gare di canto e poesia . Lo stadio rimase in funzione fino al V secolo.
Dopo 16 secoli è stato riaperto al pubblico e il primo musicista che si è esibito è stato il maestro Daniele Mutino in occasione dell'inaugurazione della mostra Rumon all'inizio fu l'acqua di Adolfo Brunacci, dove la sua musica ha fatto da sottofondo alla bellissima serata.
lunedì 7 aprile 2014
Il ballerino di Tip Tap e l'uomo della provvidenza
La strada è il palcoscenico della vita, è uno scenario in continua mutazione, teatro dell’imprevisto, tutto può succedere, come incontri più imprevedibili con personaggi curiosi e particolari, così come è successo qualche giorno fa a Beppe Boron, in arte Bepino Sasofone, storico artista di strada. Mentre suonava in piazza Farnese il brano Satin Doll di Duke Ellington, si avvicina un ragazzone americano dall'aspetto bonario e con un' espressione sorridente e meravigliata, appellandolo come l' uomo della provvidenza, poichè il brano in questione era proprio la colonna sonora delle sue esibizioni in America e lo invita a suonare in occasione di un suo prossimo piccolo show. E così è stato, nella sala Teatro della Chiesa di San Eustachio, David Rider accompagnato dal sax di Beppe ha raccontato la sua storia, dalla bellezza del ballo alla bellezza di Dio, da New York a Roma la testimonianza di un ballerino di tip tap che ha scelto il sacerdozio. Una storia particolare di un affermato ballerino di Broadway illuminato dalla vocazione , che il 24 di Maggio dedicherà la sua vita al sacerdozio. La serata è stata piacevole e la sua esibizione ha riscaldato l'atmosfera dove persone delle più svariate etnie hanno applaudito calorosamente e hanno reso omaggio al futuro sacerdote.
Anche io gli ho fatto i miei più sentiti auguri di buona vita e buon rapporto con il mondo poichè, pur avendo idee diverse, ritengo bello e positivo il fatto che un uomo si dedichi con pace e amore al rapporto con il prossimo, e gli ho detto, stringendogli la mano, che non sapevo se la musica e il ballo avvicinasse a Dio, ma che certamente l'arte è amore rivestito di bellezza.
sabato 1 marzo 2014
La vita non è uno spettacolo muto o in bianco e nero. È un arcobaleno inesauribile di colori, un concerto interminabile di rumori, un caos fantasmagorico di voci e di volti, di creature le cui azioni si intrecciano o si sovrappongono per tessere la catena di eventi che determinano il nostro personale destino.
(O. Fallaci - Insciallah)
Artista di Strada a Piazza Navona ( Roma)
Photo Adolfo Brunacci
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